A causa delle misure di contenimento del Covid-19, da marzo scorso Poste italiane consegnava gli invii che prevedevano una consegna diretta con acquisizione della firma del ricevente, come una raccomandata, un’assicurata o un atto giudiziario, semplicemente accertandosi della presenza del destinatario senza richiedere la firma per ricevuta. In realtà, come ha potuto verificare il Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli utenti di Trento, a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini, questa procedura ha innescato parecchi reclami, in parte perché i clienti non erano adeguatamente informati del provvedimento temporaneo, in parte perché, sempre secondo le segnalazioni, alcuni postini poco ligi, inserivano questo tipo di corrispondenza, senza accertarsi della presenza del ricevente. Finalmente, dal primo di agosto è stata invece ripristinata la procedura di consegna con la sottoscrizione del ricevente. Al momento del recapito sarà richiesto al ricevente di indossare la mascherina, attenendosi alle indicazioni del portalettere per raccogliere la firma in sicurezza. Rimane invece fissato a 60 giorni il termine di giacenza di raccomandate e assicurate nell'ottica di agevolare i destinatari al ritiro degli invii.
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