Il più recente tra i decreti governativi finalizzati a fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid19 impone anche la sospensione della maggior parte delle attività commerciali presenti sul territorio nazionale. Facendo seguito alle direttive governative, i Comuni dell’Alto Adige hanno adottato i provvedimenti necessari alla sospensione di mercati e fiere (fatta eccezione, in alcuni casi specifici, per il solo settore alimentare) fino al 3 aprile 2020 o, in alcuni casi, fino a data da destinarsi. “Il recente decreto Cura Italia ha previsto una serie di interventi a sostegno delle attività economiche ma non si è espresso circa i versamenti di COSAP e degli ulteriori oneri legati allo svolgimento del commercio su aree pubbliche, come per esempio la tariffa rifiuti”, afferma il direttore dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige Bernhard Hilpold. “Per venire incontro alle esigenze di coloro che sono stati obbligati a sospendere la propria attività, riteniamo sia necessario posticipare le scadenze per il pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico, per tutte le categorie interessate da tale adempimento, a date successive alla fine dell’emergenza e comunque, non prima del 30 settembre 2020”. In Alto Adige il commercio su aree pubbliche è esercitato da circa 500 imprenditori, soprattutto a livello familiare.
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