Coronavirus, l'Alto Adige non si ferma
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Per contrastare la diffusione del coronavirus e rompere la catena dei contagi, tutte le imprese che non rientrano nei servizi essenziali sono rimaste chiuse a livello nazionale fino al 13 aprile. Tuttavia, in questo periodo molti lavoratori e lavoratrici in Alto Adige hanno garantito un servizio estremamente importante per la popolazione. Sono rimasti operativi ad esempio circa 4.500 collaboratori e collaboratrici nelle case di riposo altoatesine e circa 9.400 dipendenti dell’Azienda sanitaria, i quali, nonostante l’alto rischio di contagio, hanno continuato a svolgere la loro attività in loco. Anche nel commercio al dettaglio 986 sedi operative sono rimaste aperte con un totale di 2.467 dipendenti. “I dati dimostrano che la Provincia di Bolzano non si ferma completamente nemmeno in tempi di crisi come questo”, afferma in una nota l’IRE.