Nel 2020 le aziende del settore temono un calo di fatturato di quasi il 50%, a causa della crisi sanitaria. E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Osservatorio sul turismo sostenibile in Alto Adige di Eurac Research, che fa il punto della situazione nel primo rapporto annuale. Il turismo in Alto Adige sta vivendo un periodo mai sperimentato prima, dopo stagioni da record in cui arrivi e presenze sono aumentati anno dopo anno. Dal 1970 in Alto Adige il numero dei pernottamenti annuali in tutti gli esercizi ricettivi è più che triplicato, passando da circa dieci a oltre 33 milioni. Per quanto riguarda l’impatto sull’economia locale, oggi il contributo del solo settore alberghiero e della ristorazione al PIL altoatesino supera l’11 per cento.
Ora l’incertezza e le normative stringenti hanno cambiato il comportamento di turisti e locali. Questo momento di stallo può essere l’occasione per ragionare sulla capacità del settore di resistere e superare momenti di crisi come l’attuale pandemia.
Turismo in Alto Adige, le aziende temono un calo del 50%
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