“Subito la revoca del contratto a chi spaccia nelle case Itea”. E' la richiesta che arriva dalla Provincia di Trento, dopo i recenti fatti accaduti a Trento, dove la Guardia di Finanza ha arrestato due persone, di 24 e 38 anni, per spaccio di droga: entrambi alloggiavano in case Itea (il primo con regolare contratto, il secondo in subaffitto). La legge del 2015, all'articolo 9, prevede che se l’alloggio pubblico viene usato per compiere attività illecite scatta la revoca. Ieri si è svolto un vertice in Provincia, tra il governatore trentino, l'assessora alla salute e politiche sociali i dirigenti di Itea e il comandante delle Fiamme Gialle.
Tolleranza zero da parte di Piazza Dante, che chiede di applicare con solerzia e decisione le regole.
L’iter prevede una sequenza di notifiche che dalla Guardia di finanza passa per ITEA ed arriva al Comune di Trento, chiamato ad adottare la revoca del provvedimento di assegnazione dell’alloggio pubblico. Serve questo atto per consentire poi ad ITEA di attuare lo sfratto coinvolgendo un ufficiale giudiziario.
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