Lavoro. Serve subito un piano di rilancio dell'economia. A chiederlo i sindacati trentini di Cgil, Cisl e Uil, dopo il quadro tracciato dall'Agenzia del Lavoro, che vede in Trentino nei primi sei mesi dell'anno un calo delle assunzioni di quasi il 28%. A giugno, infatti, la perdita di occupazione è continuata, seppur a ritmi più lenti rispetto ai mesi precedenti. “Non c’è stata quella ripresa di assunzioni in cui abbiamo sperato – ammettono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino– segno che la crisi è lunga”. A preoccupare non è solo il calo delle assunzioni nel terziario (-33,3 per cento), il settore maggiormente colpito dagli effetti negativi dell’emergenza sanitaria, ma anche il dato dell’industria: qui in sei mesi si perde più del 22% dei nuovi posti di lavoro. "Un primo segnale concreto – concludono Cgil, Cisl e Uil - sarebbe aprire la discussione sull’impiego dei 270 milioni di euro aggiuntivi concessi dal Governo che la giunta provinciale ancora tiene parcheggiati nel bilancio".
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