Danni da animali selvatici e predatori, nuovi criteri per i sussidi
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Aumenta il finanziamento per gli investimenti di prevenzione contro gli attacchi dei predatori nei confronti del bestiame o per il ripristino di danni causati da animali selvatici. Le misure riguardano tra le altre la realizzazione di reti metalliche contro la selvaggina da pelo, sistemi di dissuasione meccanici o acustici e reti per prevenire danni da selvaggina da piuma. L'entità dell'aiuto per finanziare misure di protezione va dal 40 al 60%. Ammonta all'80% invece l'aiuto per il ripristino di frutteti e vigneti e di altre colture agricole pluriennali, oltre che per il ripristino del bestiame. Con i nuovi criteri sono regolati anche gli aiuti per misure di prevenzione contro gli attacchi dei grandi predatori al bestiame: in questo caso l'aiuto viene innalzato dal 70 al 100%. Ciò è stato reso possibile grazie all'Orientamento dell'Unione Europea in materia pubblicato nel 2018.