“Non vorrei pronunciare la parola catastrofe, ma la preoccupazione è sicuramente grande”, questo il primo commento del presidente dell’Unione Philipp Moser circa l’annunciato avvertimento relativo ai viaggi verso l’Alto Adige da parte dell’Istituto Robert Koch.“Se dovesse protrarsi troppo a lungo la classificazione come zona a rischio, non posso che vedere conseguenze negative soprattutto per il commercio stazionario di beni non alimentari nei centri storici dell’Alto Adige”, afferma Moser. Si tratta di un settore che lavora moltissimo con gli ospiti che visitano i nostri centri urbani e storici. Il presidente Moser prevede una perdita di fatturato fino al 50 percento.
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