La famiglia di Fiorella Bacci, fisioterapista bresciana di 48 anni della casa di cura "Villa Regina" di Arco morta nel luglio del 2018 dopo esser precipitata da una tettoia della struttura, chiede che la Procura di Rovereto riapra il caso, archiviato dopo pochi giorni come suicidio. “Ci sono delle discrepanze sulle quali vorremmo chiarezza, almeno partendo dal considerarlo un incidente sul lavoro", le parole del legale dei genitori della vittima. Fiorella Bacci era stataportata all'ospedale Santa Chiara di Trento in condizioni disperate, ed era deceduta, dopo 3 giorni di coma, il 15 luglio.
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