I ristori non sono più differibili, servono sostegni veloci e congrui. I Maestri di sci del Trentino chiedono concreti aiuti a Trento e Roma. “In queste settimane abbiamo affiancato l’azione della Giunta provinciale nell’azione di sensibilizzazione del Governo centrale tesa all’erogazione di indennizzi – dichiara il presidente Mrio Panizza -. Tutto questo nella speranza di poter contare parallelamente su una pur lenta e limitata ripresa dell’attività lavorativa. Ora tutto questo è cancellato e il problema si è ingigantito. Chiediamo quindi formalmente al Presidente Fugatti e agli assessori Spinelli e Failoni di dar corso in tempi solleciti a congrui sostegni economici alla nostra categoria, che dallo scorso marzo è priva di reddito e lo sarà sino al prossimo dicembre”. In provincia di Trento ci sono 54 scuole che occupano 2.800 maestri di sci, la gran maggioranza dei quali opera durante l’inverno a tempo pieno e quindi trae dall’insegnamento sulle piste trae sostentamento per le famiglie.
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