La pandemia ha aggravato, a causa della crisi di liquidità delle imprese, il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia del Trentino-Alto Adige attraverso l'usura e le estorsioni. Lo evidenzia la relazione della Direzione investigativa antimafia, relativa al primo semestre 2020. I settori più esposti sono quelli del porfido e delle costruzioni. Ma l'infiltrazione «si è manifestata soprattutto nella ristorazione, nell'industria alberghiera e nelle produzioni eno-gastronomiche.
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