La violenza contro le donne in Alto Adige si verifica quasi sempre all’interno della famiglia, non cala nei numeri e non si modifica nelle caratteristiche: anche nel 2020 le vittime appartengono spesso alla fascia centrale di età (da 30 a 49 anni, 53%). Il maltrattatore è nella maggior parte dei casi il partner o l’ex. La violenza è soprattutto di tipo psicologico e fisico. Lo riferisce l’Istituto provinciale di statistica Astat in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. In provincia di Bolzano sono cinque le strutture protette e quattro i centri d’ascolto antiviolenza che hanno accolto 579 donne vittime di violenza nel corso del 2020. Raramente il maltrattatore è un amico o un conoscente (4%). Negli ultimi anni è in aumento il numero dei padri che maltrattano le figlie (6%). Le violenze da familiari in generale sono in crescita e compaiono i primi casi nei quali il maltrattatore è il figlio. La violenza si presenta spesso in più forme contemporaneamente. La molteplicità dei tipi di violenza sembra esplodere nel 2020. l’anno del lockdown registra una maggiore complessità e quindi maggiore gravità degli episodi. Si impennano soprattutto (del 35%) le violenze psicologiche e sessuali. Inoltre, gli episodi di matrimonio combinato cominciano anche in Alto Adige a prender piede.
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