Kompatscher incontra il nuovo comandante della Polizia stradale
Dal primo dicembre scorso, il dirigente superiore della Polizia di Stato, Mauro Fabozzi, è il nuovo comandante del Compartimento Polizia stradale del Trentino-Alto Adige e della Provincia di Belluno. Ieri,7 gennaio, ha fatto visita al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che l’ha ricevuto nel suo ufficio di Palazzo Widmann. Nato a Roma, laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, negli ultimi anni Fabozzi è stato dirigente presso il Commissariato Trevi Campo di Marzio di Roma (oggi 1° Distretto di Polizia), il Commissariato più grande d’Italia, e ha diretto i servizi di ordine e sicurezza relativi alle manifestazioni religiose che vedevano la partecipazione del Papa. Durante l’incontro, Kompatscher e Fabozzi hanno sottolineato la buona collaborazione tra Provincia di Bolzano e Polizia stradale, soprattutto per quanto riguarda i controlli lungo l’autostrada del Brennero, ma non solo. “Negli anni – ha spiegato Arno Kompatscher – il ruolo della Polizia stradale sul territorio è stato rafforzato grazie alle partnership in iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Penso, ad esempio, alla campagna No Credit per la sicurezza in moto, che ha coinvolto direttamente la Polizia stradale con i controlli lungo le strade di montagna”.Studio FBK, riaperture rischiose anche con Rt minore di 1
Allentare le restrizioni quando l’incidenza delle infezioni da Sars-CoV-2 è ancora alta può portare ad un rapido nuovo picco dei casi, e quindi dei ricoveri, anche se l’Rt è inferiore ad 1. Lo dimostra uno studio, basato sui dati della ‘prima ondata’ dell’epidemia, dei ricercatori di Fondazione Bruno Kessler (FBK), Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL) I risultati di questa ricerca sono stati utilizzati per definire i possibili scenari a seguito delle riaperture della fase 2 e per definire i possibili scenari e interventi nella fase autunnale. Anticipare al 20 aprile la fine del lockdown avvenuta il 18 maggio avrebbe potuto generare un incremento di circa il 500% delle ospedalizzazioni cumulative rispetto a quelle osservate da maggio fino a fine settembre. Gli autori hanno stimato che fino al 30 settembre si è infettata circa il 4.8% della popolazione italiana, con grandi differenze tra regione e regione (circa l’11% in Lombardia, il 2% in Lazio e l’1% in Campania).Freddo record in Alto Adige
La scorsa notte, 7 gennaio, è stata la più rigida di questo inverno. A San Giacomo in val di Vizze la minima è stata di -22 gradi. Temperature polari sono sono registrate anche a Lasa in val Venosta con -20 e Monguelfo in val Pusteria con -19 gradi. A Lasa si tratta addirittura del record assoluto dal 2009, quando è entrata in funzione la stazione meteorologica.