Confindustria Alto Adige: posti di lavoro sicuri e meglio retribuiti
Le imprese associate a Confindustria Alto Adige sono 494 ed occupano oltre 53mila persone in tutta Italia, di cui più di 42mila nella sola Provincia di Bolzano. I posti di lavoro - si legge in una nota – sono sicuri e meglio retribuiti. Il costo del personale nelle imprese associate è salito a 63.349 euro per dipendente e nelle attività manifatturiere industriali l’89,7 per cento dei contratti di lavoro è a tempo indeterminato. Dai bilanci emerge, inoltre, come il 2022 sia stato un anno particolarmente positivo per l’economia locale. Tutti i principali indicatori sono in crescita. Particolarmente positivo lo sviluppo sui mercati internazionali: il 59 per cento dell’export altoatesino viene garantito dalle imprese associate a Confindustria Alto Adige che sono anche tra i principali contribuenti fiscali. Tra IRES e IRAP (complessivamente 418,7 milioni di euro) e IRPEF versata sulle retribuzioni dei propri collaboratori (691,1 milioni di euro) è stato garantito un gettito fiscale di oltre 1,1 miliardi di euro.
E' ancora giallo sulla morte del parà residente a Brunico
Resta ancora fitto il mistero sulla morte di Riccardo D'Angeli, il quarantunenne maggiore paracadutista dell'Esercito Italiano, residente a Brunico, trovato senza vita a Campomaggiore, in provincia di Potenza, nei pressi di un parco eolico, dopo che era stata segnalata una anomalia in una delle pale che trasformano la forza del vento in energia elettrica. La scoperta risale a sabato scorso, 30 dicembre, al termine delle ricerche partite il giorno prima, quando l'ufficiale non aveva fatto ritorno al camper su cui, insieme ad un'amica, era arrivato in Basilicata. Dai primi rilievi sul posto, pare che la porta di accesso alla turbina della pala eolica, dove è stato rinvenuta la salma, sia stata manomessa. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa dagli inquirenti. Sul corpo del militare, la procura di Potenza disporrà con tutta probabilità l'autopsia.
TAA, la differenza tra redditi italiani e immigrati è la più alta d'Italia
Il Trentino Alto Adige è il territorio con il gap più alto tra i redditi degli italiani e quello degli immigrati: la differenza annua è di 11.514 euro. Lo rende noto la Fondazione Leone Moressa. In provincia di Bolzano gli immigrati lavoratori sono più di 75 mila, pari al 17,4% dei contribuenti. Guadagnano in media 15,810 euro l'anno per un totale di 1,2 miliardi di euro. In Trentino il reddito prodotto dagli oltre 61 mila immigrati lavoratori, che sono il 14,7 per cento dei contribuenti, è arrivato a quota 865 milioni di euro. In media hanno guadagnano 800 euro in meno degli altoatesini, fermandosi a 14.380 euro. Per quanto riguarda le tasse pagate, l'Irpef "straniera" vale in Trentino 117 milioni di euro, per una media di 2.980 euro a contribuente (contro i 5.480 euro pro capite degli italiani). A Bolzano le cifre salgono rispettivamente a 180 milioni e a 3.660 euro a testa (contro i 6.850 degli italiani).
Al lavoro per ripulire la facciata di palazzo Geremia
Il Comune di Trento è all’opera per intervenire sulla scritta “Free Palestine” scoperta ieri mattina, 1 gennaio, sulla facciata di palazzo Geremia. L’atto vandalico, il cui autore è al momento sconosciuto, è stato probabilmente compiuto nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Il costo dei lavori sarà quantificabile solo al termine delle attività. Parte della vernice rossa utilizzata si sovrappone al prezioso affresco tutelato che decora la facciata e dovrà essere di conseguenza ripulita da esperti secondo le indicazioni della Soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Reati in calo in Trentino, aumenta la droga a Rovereto
In Trentino, nel 2023, i reati complessivi sono calati di circa il 10% rispetto all'anno precedente. A dichiararlo, in occasione della conferenza stampa di fine anno, il commissario del governo della provincia di Trento Filippo Santarelli. In totale quelli registrati sono stati circa 13mila, di cui 4358 in città a Trento e circa 1500 a Rovereto. Santarelli ha poi specificato come sul territorio provinciale ci sia grande attenzione da parte dei cittadini dal momento che, se ci sono reati, questi sporgono denuncia. La maggior parte delle denunce – ovvero 4895 - sono state per furto, mentre le rapine sono state 88. Per quanto riguarda il traffico di stupefacenti, i reati in provincia sono stati 183, con la Città della Quercia che si è rivelata una piazza importante per lo spaccio. Sull'argomento il commissario del governo ha poi sottolineato che la droga gira perchè c'e tanta richiesta, e per questo urge una riflessione sociale sul tema.
Nuovo ponte di Ravina, c’è la gara
C'è la gara per il nuovo ponte di Ravina e questo rappresenta il primo passo del riordino della viabilità nell’area. I lavori prevedono la demolizione della struttura attuale e la realizzazione di una nuova a forma di arco, senza interferenze con il corso dell’Adige. Sarà lunga circa cento metri e dotata di marciapiede e ciclabile su entrambi i lati. Dopo la costruzione del ponte saranno riorganizzato lo svincolo e la rotonda con l'obiettivo di fluidificare il traffico e garantire maggiore sicurezza eliminando il sovrappasso. “Siamo consapevoli del disagio per i residenti e per tutti coloro che utilizzano i collegamenti interessati – dichiara il presidente della provincia Maurizio Fugatti - ma la prospettiva di miglioramento della mobilità a lungo termine costituisce un investimento importante per tutta la comunità”. L'intervento avrà un valore base di appalto di oltre oltre 12 milioni di euro, mentre il quadro complessivo dell'opera toccherà i 16 e la viabilità provvisoria sarà attivata in primavera.
Clima Bolzano, il 2023 tra gli anni più caldi di sempre
Il 2023 passerà alla storia del clima come uno degli anni più caldi dall'inizio delle registrazioni, ovvero dal 1850. E a Bolzano è stata misurata una temperatura media annua di 14,3 gradi Celsius, superiore di 1,2 gradi alla media pluriennale. A riferirlo l'Ufficio meteorologia dell'Agenzia per la protezione civile. La temperatura più alta dell'anno è stata misurata nel capoluogo il 23 agosto con oltre 37 gradi e la più fredda il 9 febbraio a Sesto con oltre meno 20 gradi. Sul fronte precipitazioni, l'anno è iniziato in modo relativamente secco ma grazie al costante aumento delle stesse a partire dalla primavera, alla fine il bilancio è stato comunque positivo, con le quantità in tutto l'Alto Adige che sono state tra il 20 e il 30% superiori alla media pluriennale. Con 1100 millimetri, il 2023 è stato l'anno più piovoso, dal 1878, per la valle Isarco.
Hockey, quinta vittoria consecutiva per i Foxes
Quinta vittoria consecutiva, la diciassettesima nelle ultime diciannove. Ieri sera, 28 dicembre,  l’HCB Alto Adige Alperia ha messo le mani anche sul terzo “Grande Classico” stagionale, battendo per 5 a 2 a domicilio la Supermercati Migross Asiago. Match che per i biancorossi si è messo in discesa nella seconda parte del periodo centrale e che ha visto tra i protagonisti un Daniel Frank capace di mettere a referto ben 4 assist. Con questi tre punti i Foxes agganciano il Linz al quarto posto, a -1 dal Salisburgo, terzo e prossimo avversario, e a -3 dal KAC, secondo. Frank e compagni torneranno sul ghiaccio domani 30 dicembre, alle ore 19:15, in casa dell’EC Red Bull Salzburg.
Disoccupazione agricola, ogni anno in Trentino 6 mila domande
Ultimi giorni dell'anno, tempo di bilanci. La Flai Cgil fa il punto sul tema della disoccupazione agricola in Trentino. A fare domanda ogni anno in media 6mila degli oltre 20mila addetti. Gli ultimi dati riferiscono di 4.065 aziende che hanno occupato 25.485 persone. Di queste, gli assunti a tempo indeterminato sono 2.286. «Dallo studio– si legge in una nota - emerge che il rapporto giornate/occupati si attesta sui 100 giorni lavorativi. Numeri che danno la misura dell’importanza della disoccupazione agricola come fondamentale integrazione al reddito. Per quanto riguarda la provenienza dei lavoratori stagionali, forte è la presenza di persone da Romania, Albania, Marocco e Macedonia»
Il Teatro La Ribalta spegne 10 candeline
Dieci candeline per "Il Teatro La ribalta", la prima e ancora oggi unica cooperativa teatrale professionale altoatesina costituita in maggioranza da uomini e donne in situazione di "disagio psichico e fisico". Creata e diretta dal regista-autore e scenografo Antonio Viganò, è costituita da 15 persone di cui 10 attori permanenti e 5 persone nel settore artistico, organizzativo e amministrativo. A oggi la Compagnia ha all'attivo 18 creazioni, 704 recite , 9 paesi europei dove sono stati invitati a rappresentare le creazioni e 4 paesi extraeuropei.
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