Coronavirus, in Alto Adige nessuna vittima e 572 contagi
Non ci sono state vittime da covid-19 in Alto Adige e sono 572 i nuovi casi di contagio su 2262 tamponi. Sono 58 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 6 nelle strutture private convenzionate, 1 in terapia intensiva. 3.984 le persone in quarantena. Sono i dati del bollettino di oggi, 29 giugno.
Rifiuti in montagna, l'arte per sensibilizzare gli escursionisti
Quattro sculture diventano cestino dei rifiuti per gli escursionisti: è il progetto artistico "Take me Home – Portami a casa" di AliPaloma e Mirijam Heiler che ha vinto il concorso indetto nel 2021 dalla società funiviaria Plose, in collaborazione con l'Associazione Artisti Sudtirolesi, per avvicinare i visitatori al tema dei rifiuti in montagna. "Le nostre sculture ricordano la buona pratica di portare i rifiuti dalla montagna a valle, a casa - affermano le due artiste - Sarebbe auspicabile che il nostro progetto sensibilizzasse l'opinione pubblica a tal punto che, dopo qualche stagione, anche le sculture tornino a valle e la natura rimanga libera dai rifiuti".
Artisti di strada, giro di vite a Merano
Merano. Artisti di strada, giro di vite. Dopo le proteste dei residenti per il volume troppo alto della musica e per gli assembramenti, la vicesindaca Katharina Zeller a firmato un'ordinanza per imporre alcune restrizioni: all'intersezione fra via Portici, via Cassa di Risarmio e via Galilei sono sempre escluse le esibizioni sonore, mentre tutte le altre performance sono consentite ma solo nelle fasce orarie (tra le 10 e le 23 con sospensione dalle 13 alle 15) e per la durata (massimo 90 minuti continuativi per ciascuna postazione); in via Cassa di Risparmio, all'incrocio con corso Libertà, le esibizioni sonore sono permesse solo dopo le 17 e il sabato e la domenica. "Con questa ordinanza puntiamo a salvaguardare la vivibilità urbana” ha detto la vicesindaca.
Tecnologie digitali, Astat: "Sempre più altoatesini utilizzano internet"
Sempre più altoatesini utilizzano internet e si riduce il divario digitale tra le generazioni. E' quanto emerge da un'indagine dell'Astat, l'istituto di statistica della Provincia di Bolzano. Rispetto ai Paesi membri dell’Unione Europea, l’Alto Adige si posiziona nella seconda metà della classifica per l'uso delle tecnologie digitali, con quote in linea o superiori a quelle dell’Italia. Nove famiglie su dieci dispongono di un accesso a internet da casa. Tra il 2006 e il 2021 la quota di utenti di internet tra gli altoatesini è aumentata dal 49% all’86%. Nella fascia 16-74 annni, una persona su due usa i social network. Cinque su nove utilizzano l’internet banking. Quasi una persona su due interagisce via internet con la pubblica amministrazione. Il 43% della popolazione altoatesina afferma di aver fatto acquisti su internet negli ultimi tre mesi.
La "Carta Nonni" altoatesina compie quasi un anno
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La "Carta Nonni" compie quasi un anno. E' stata introdotta in Alto Adige il 1 luglio 2021 e consente a nonni e nonne con almeno un nipote minorenne di usufruire di vantaggi dell'EuregioFamilyPass Alto Adige. Più di 3.100 tessere sono già state richieste all'Agenzia provinciale per la Famiglia e inviate per posta ai richiedenti e sono oltre 100 i negozi e i servizi che concedono sconti.
Super Imi, la Provincia di Bolzano stila la lista dei 21 comuni in cui scatterà l'aumento
Super Imi contro il caro-casa. La Provincia di Bolzano stila la lista provvisoria dei 21 comuni, tra cui il capoluogo, in cui dal 2023 scatterà l'aumento dal 2,5 al 3,5% della tassa per gli alloggi sfitti. Il passaggio finale arriverà dopo l'audizione con i Comuni interessati. La legge non interviene solo sugli alloggi lasciati sfitti da tempo, ma sulle aree edificabili non utilizzate e anche sui cantieri infiniti.
Scontro mortale in A22, la vittima a Ivan Baldessarelli
E' Ivan Baldessarelli, 41 anni di Villa Lagarina, la vittima dell'incidente mortale avvenuto ieri mattina, 28 giugno, in A22 all'altezza di Avio. L'uomo, alla guida di un furgone, si è schiantato contro un tir fermo in una delle piazzole lungo l'autostrada.

Volley femminile, Silvia Fondriest torna a casa
Silvia Fondriest torna a casa. La ex capitana della Delta Despar torna nella nuova Trentino Volley Femminile. Roveretana, classe 1988, 188 centimetri Silvia Fondriest è un nome noto agli appassionati di pallavolo della provincia, visti i suoi lunghissimi e fortunati trascorsi con la maglia di Trentino Rosa, società con la quale ha festeggiato il successo nella Coppa Italia di A2 e il salto nella massima serie.  Dopo un’annata positiva vissuta a Brescia sempre in Serie A2, la posto 3 lagarina ora sarà una delle centrali del sestetto di Stefano Saja e porterà in dote alla formazione gialloblù le sue qualità tecniche nei fondamentali di attacco e muro ma anche le doti carismatiche mostrate nelle precedenti esperienze a Trento. “Sono particolarmente felice di tornare in quella che è la mia casa – spiega la nuova centrale di Trentino Volley. - Troverò un progetto completamente nuovo e molto ambizioso, che renderà particolarmente stimolante questa avventura"
Trentino Sviluppo, il valore della produzione sale a 25 milioni di euro
Un utile di 5,4 milioni di euro e un valore della produzione pari a 25 milioni di euro. Oltre 600 nuove imprese supportate nell’accesso e nella gestione dei bandi provinciali per la ripartenza, 58 i nuovi insediamenti aziendali. Oltre 200 le attività accompagnate nell’accesso e nella crescita sui mercati esteri. E' il bilancio 2021 di Trentino Sviluppo. Si è conclusa la bonifica dell’area “ex Ariston” di Rovereto e sono stati firmati due protocolli d’intesa per altrettanti investimenti industriali nell’area di Mori Casotte. Nell’ambito degli asset funiviari sono stati portati a termine interventi in favore degli impianti di Folgaria, Lavarone, Tonale, Col Margherita e Paganella.
Affari con la 'ndrangheta, indagati due trentini
Affari con la 'ndrangheta: nei guai due trentini, un ingegnere e un imprenditore, accusati di aver favorito la gestione occulta di due centrali idroelettriche in Romania da parte della cosca di Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, permettendo così all'organizzazione criminale di reinvestire in attività lecite somme dalla dubbia provenienza. L'accusa è stata formulata da parte dei militari della guardia di finanza di Bologna.
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