Three Days For Future, tre incontri sul futuro a Bolzano
Una tre giorni di incontri, dibattiti e presentazioni letterarie per capire meglio quale futuro ci attende. Dal 14 al 16 giugno si svolgerà Three Days For Future, rassegna culturale organizzata e curata da Alto Adige Innovazione, in collaborazione con la Libreria Ubik di Bolzano e il Waag Cafè di piazza del Grano. Il programma prevede tre appuntamenti con scrittori, giornalisti e politici per offrire nuovi punti di vista sul futuro e coinvolgere cittadini e cittadine in un dibattito sulle più interessanti tematiche d’attualità. La rassegna si aprirà martedì 14 giugno alle 17.30 al Waag Cafè con l’incontro «I confini dell’innovazione». Mercoledì 15 giugno, alle 17.30 alla libreria Ubik , protagonista dell’evento sarà Ilaria Maria Sala, giornalista che presenterà il libro “L’Eclissi di Hong Kong Topografia di una città in tumulto. A seguire parlerà Mauro Balboni, autore del libro “Il pianeta dei frigoriferi”. La rassegna si chiuderà giovedì 16 giugno alle 18 al Waag Cafè con ‘L’Alto Adige del futuro’, una tavola rotonda in cui si discuterà sull’Alto Adige che verrà.
Impianti di risalita, Sartori: "Contributo al valore aggiunto del turismo"invernale
Gli impianti di risalita danno un contributo al valore aggiunto del turismo invernale. Lo ha detto Helmut Sartori, presidente dell'Associazione esercenti funiviari dell'Alto Adige all'assemblea di oggi a Bolzano. L'importanza economica del settore degli impianti di risalita è testimoniata anche dal fatturato di oltre 370 milioni di euro. Dopo il fallimento totale – ha detto Sartori dell'inverno 2020/2021, la stagione di quest'anno è stata soddisfacente. I dati sul turismo sono leggermente inferiori a quelli dell'inverno 2018/19. Sono stati registrati 11,3 milioni di pernottamenti – con un calo dell'8,9%. Gli arrivi, in calo del 10% circa, ammontano a 2,54 milioni. A preoccupare, sul fronte economico, l'aumento dei costi e delle spese per l'innevamento e la preparazione delle piste.
Occupazione, nel primo trimestre 2022 in aumento in Alto Adige
Nel primo trimestre 2022 cresce in Alto Adige il numero di occupati (+29.600 persone); calano sia dei disoccupati (-6.200) che gli inattivi (-19.000). A dirlo l'Astat, l'Istituto di statistica della provincia di Bolzano. Il tasso di occupazione si attesta al 73,1%, in aumento di 7,6 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2021. I disoccupati ammontano a 7.900 unità, pari a 6.200 persone in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il tasso di disoccupazione è pari al 3,0%, cioè 2,8 punti percentuali in meno su base annua.
Sait avvia la procedura di licenziamento per 75 magazzinieri
Sait è pronto a licenziare i magazzinieri. E’ di queste ore - dicono i sindacati di Cgil, Cisl e Uil del Trento - la comunicazione formale del consorzio che annuncia l’avvio della procedura di licenziamento per i 75 addetti al magazzino. Via Innsbruck mette i propri dipendenti spalle al muro: o accettano di cedere il loro contratto alla Movitrento entro giugno o andranno in Naspi. “E’ un vero e proprio ricatto. Sait si conferma una realtà che è interessata solo a tagliare il costo del lavoro, senza alcun interesse per i propri dipendenti. Questa non è la cooperazione, è il suo volto peggiore”, commentano i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher. Ma sindacati e lavoratori annunciano battaglia. Mercoledì è in programma un’assemblea a cui seguirà un presidio di protesta.
Zanzara tigre, è iniziato a Trento il trattamento larvicida
Contro la zanzara tigre è iniziato a Trento il trattamento larvicida. Già da maggio sono partite le attività di disinfestazione di tombini e caditoie in tutta l'area urbana. Proseguiranno fino a settembre ogni 3 settimane nei mesi di giugno-luglio-agosto. Stesse operazioni di disinfestazione anche nei parchi e nelle aree versi. E all'inizio di giugno sono state posizionate dal Museo delle scienze numerose ovitrappole. La zanzara tigre è un insetto di origine asiatica segnalato in Italia a partire dal 1990 e ormai diffuso in larga parte del territorio nazionale. A Trento è presente già da oltre 10 anni. E’ facilmente riconoscibile in quanto presenta delle bande bianche su zampe e addome ed una striscia bianca sul dorso. La sua attività è diurna a differenza della zanzara comune che è attiva solo nelle ore serali-notturne. La zanzara tigre si moltiplica da fine aprile a settembre; le sue uova sono molto resistenti ed in grado di superare le temperature rigide dell’inverno per poi schiudersi nei periodi più favorevoli. Il consiglio è di evitare ristagni d'acqua per esempio in sottovasi e innaffiatoi.
Il commercio all'ingrosso vale il 13,3% del PIL Trentino
Il commercio all'ingrosso vale il 13,3% del PIL Trentino.Tempo di bilanci per il settore. Il 2021 ha visto segnali di ripresa, seppur non omogenei, che danno fiducia nonostante un clima di incertezza dovuto ai rincari delle materie prime, su tutte l'energia. Qualche numero: in Trentino nel 2021 le aziende grossiste attive erano 2.593, con un calo rispetto al 2020 dell’1,8% di aziende. Numeri comunque positivi se confrontati con il dato nazionale, dove lo scorso anno per un grossista che ha aperto due hanno chiuso. Nonostante il bilancio numerico negativo, molte delle aziende trentino si sono ampliate, altre sono riuscite a seguire il mercato e si stanno trasformando. In generale nell’anno 2021 il comparto dei grossisti trentini ha registrato un fatturato di 3,85 miliardi di euro e, rispetto ai 3,5 miliardi di euro del 2020, segna un incremento del 10%. Il comparto dell’ingrosso in Trentino nel 2021 contava 12.538 addetti totali, pari al 6,1% di tutti i lavoratori della provincia.
Etika, 250 mila euro per l’accoglienza degli ucraini
250 mila euro per l'accoglienza delle persone fuggite dalla guerra in Ucraina. Li ha stanziati Etika, l’offerta luce e gas della Cooperazione Trentina insieme a Dolomiti Energia. La prima tranche di questo importo sarà impiegata per contribuire alle spese di gestione di Villa Bessler, la struttura della Croce Rossa Italiana a Levico che ospita circa 40 ucraini con diverse disabilità. Il secondo progetto finanziato interessa l’albergo sociale Oasi, gestito da Ipsia (Istituto Pace Sviluppo Innovazione delle Acli), in cui trovano accoglienza persone con disagio abitativo tra cui anche 15 donne e bambini dall’Ucraina.
L'ex mensa S.Chiara cerca un nome
L'ex mensa universitaria S.Chiara di Trento cerca un nome. Lo spazio giovani affacciato sul parco cittadino che aprirà nel corso del 2023, finora chiamato con un ricordo del passato, è alla ricerca di un nome che parli del suo futuro. Sarà uno spazio aperto e accogliente, dove organizzare iniziative, ascoltare musica e vivere eventi culturali, partecipare a incontri formativi, studiare o lavorare. Il progetto Nextn-Exmensa è partito due anni fa ed è coordinato dall’ufficio Politiche giovanili in collaborazione con il CSV Trentino, che ora lanciano un invito a tutti i giovani della città: entro fine estate potranno dare un nome a questo luogo. Basta compilare un modulo online su www.trentogiovani.it. Le proposte più interessanti verranno pubblicate e messe ai voti.
Coronavirus, in Alto Adige nessuna vittima e 91 contagi
Non ci sono state vittime da covid 19 in Alto Adige nelle ultime ore. Sono 91 i casi di contagio su 603 tamponi. Sono 47 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri e 1 in terapia intensiva. 1.639 le persone in quarantena. Sono i dati del bollettino di oggi, 13 giugno, diffusi dall'Azienda sanitaria.
UniTrento accoglie le prime due studiose ucraine
L'Università di Trento ha accolto le prime due studiose ucraine. Sono Viktoriia Apukhtina e Yevheniia Yakusheva. Svolgeranno attività di ricerca al Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive fino a settembre. Si tratta delle prime borse assegnate dall’Ateneo di Trento nell’ambito delle azioni a sostegno delle popolazioni coinvolte nel conflitto Ucraina/Russia. UniTrento, infatti, ancora a marzo aveva deciso di sostenere studiosi/studiose ucraini/e-russi/e e bielorussi/e in fuga con l’attribuzione di borse di studio di sei mesi in aggiunta alle iniziative già promosse con il progetto Sar-Scholars at Risk. Nel complesso sono dieci le borse di mobilità in entrata messe a disposizione dall'Ateneo trentino per persone impossibilitate a proseguire gli studi nel loro paese per circostanze di guerra o per altre situazioni di rischio. Altre studiose ucraine saranno a breve accolte in altre strutture accademiche dell'Università.
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