Alto Adige: i saldi al via il 19 luglio
In Alto Adige i saldi estivi cominceranno il 19 luglio 2024.Lo ha stabilito la Giunta camerale della Camera di commercio di Bolzano in base alla legislazione vigente e tenendo conto delle proposte delle associazioni di categoria.
Nella maggior parte dei comuni dei distretti di Bolzano, Merano e Burgraviato, Valle Isarco, Val Pusteria e Val Venosta, le vendite di fine stagione inizieranno il 19 luglio e termineranno il 16 agosto 2024.
Nei comuni turistici di Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S.Cristina, Selva Gardena, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara, Stelvio, Maso Corto, Resia e San Valentino alla Muta, i saldi inizieranno, invece, il 17 agosto e termineranno il 14 settembre 2024.
Incedente mortale a Masi di Cavalese
Tragico incidente stradale oggi poco dopo le 9 di mattina sulla provinciale della Val di Fiemme nella zona di Masi di Cavalese.Per cause ancora in corso di accertamento si è verificato un impatto violentissimo tra un mezzo pesante, uscito poi di carreggiata, e un'auto finita contro il guardrail. Uno scontro che è costato la vita a Severino Vanzo, un 88enne del luogo. L'uomo era alla guida dell'auto ed è rimasto incastrato tra le lamiere: inutili i tentativi di soccorso.
Al Santa Chiara un nuovo mini-reparto per malati gravi
Inaugurata all'ospedale Santa Chiara di Trento l'area ad alta intensità, una nuova area di terapia semi-intensiva: dodici posti letto destinati ai pazienti non così gravi da Terapia Intensiva, ma più gravi di chi sta in Medicina Interna.I 12 nuovi posti letto sono suddivisi in quattro stanze. Tutti con una dotazione tecnica e tecnologica che consente di utilizzarli anche come terapia intensiva.
L'importo complessivo finale dell'opera ammonta a 2 milioni e 830 mila euro: un investimento effettuato con i fondi post-Covid.
Finanza locale: 37 milioni di euro in più per i Comuni altoatesini
La Giunta provinciale di Bolzano ha dato il via libera alla firma di un accordo aggiuntivo sulla finanza locale.
Saranno messi a disposizione dei Comuni dell'Alto Adige fondi aggiuntivi per un totale di 17 milioni di euro per coprire le spese correnti, oltre a fornire fondi per le spese aggiuntive per il personale. Questo è il risultato della firma del primo accordo stralcio per il rinnovo del contratto collettivo intercompartimentale per il triennio 2022-24. Per le spese aggiuntive per il personale i Comuni avranno a disposizione 10 milioni di euro per il 2024 e altri 10 milioni di euro per il 2025.
Intesa con Rfi per il Treno dell'Avisio
Trento-Canazei in treno sarà forse possibile.La fattibilità tecnico economica di un nuovo collegamento ferroviario con le valli di Cembra, Fiemme e Fassa, il cosiddetto "Treno dell'Avisio", sarà al centro dello studio che verrà svolto da Rfi (Rete ferroviaria italiana) in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento. Una risposta a precise domande e proposte emerse dai territori, ad iniziare dall'associazione Transdolomites, che voglio il collegamento.
L'incarico a RFI prevede la predisposizione di un documento di fattibilità per il collegamento ferroviario che unisca il capoluogo provinciale con le valli di Cembra, Fiemme e Fassa, con l'individuazione del tracciato più idoneo e del modello di esercizio, assieme alle linee guida progettuali e all'impegno economico.
Grandi carnivori in Trentino: presentato il Rapporto 2023
Presentato il Rapporto grandi carnivori 2023, il documento tecnico-divulgativo curato dal settore di competenza del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento.Sono 98 gli esemplari di orso bruno con più di un anno di età stimati in Trentino nel corso del 2023. Un dato, che esclude i 22 plantigradi delle tredici cucciolate avvistate lo scorso anno, e che denota un trend ancora in crescita della popolazione di orsi sul territorio provinciale.
Sono otto gli esemplari di cui è stata accertata la morte, dei quali due uccisi da altri orsi, uno per cause non accertabili e cinque per cause non ancora note. A questi va aggiunto un ulteriore soggetto (M65) morto a causa di un investimento in Tirolo.
La presenza del lupo in Trentino nel corso del 2023 appare invece sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente, con una stima di 27 branchi per un totale di circa 150 esemplari, a cui se ne aggiungono alcuni solitari.
Si riduce il territorio privo di branchi accertati, nel sud-ovest della provincia.
Nel corso del 2023 è stata registrata la morte di 14 lupi (cinque maschi e nove femmine). Le morti sono da ricondurre in undici casi a investimenti stradali o ferroviari, in due casi a bracconaggio, in un caso a cause naturali.
Sono in aumento le segnalazioni di esemplari di sciacallo dorato, distribuite su gran parte del territorio provinciale (i nuclei riproduttivi accertati rimangono quelli del Lomaso e della Val di Stava).
Grandi Carnivori: in Trentino arriva il Tavolo
Atteso da tempo per garantire la condivisione delle informazioni e la messa a punto delle strategie per il miglioramento della coesistenza fra uomo, orso e lupo, è stato istituito ufficialmente oggi, dalla giunta provinciale di Trento, il “Tavolo grandi carnivori”.Avrà il ruolo di organo consultivo e potrà avvalersi della figura di un “facilitatore” per fare sintesi tra le istanze delle diverse realtà coinvolte.
In base agli argomenti posti all'ordine del giorno, alle riunioni del Tavolo potranno essere invitati esperti o ulteriori soggetti e dirigenti delle strutture provinciali competenti.
Fanno parte del Tavolo grandi carnivori : 4 rappresentanti degli enti locali il cui territorio è interessato dalla presenza degli orsi; un rappresentate del Parco naturale Adamello Brenta; un rappresentante delle associazioni ambientaliste e animaliste; un rappresentante dei cacciatori; un rappresentante del settore agricolo; un rappresentante del comparto turistico designato dal Coordinamento provinciale imprenditori e un rappresentante delle Aziende per il Turismo designato dal Consorzio delle APT del Trentino.
Per la trattazione di argomenti inerenti il lupo il Tavolo sarà integrato con due ulteriori rappresentanti designati dal Consiglio delle autonomie locali e un rappresentante del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino.
Economia: in Alto Adige cala l'occupazione
Dal rapporto di maggio dell'Ire, l'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio Bolzano, emerge un Alto Adige in cui è leggermente calata l'occupazione ed anche i prezzi (seppur di poco).Nel quarto trimestre 2023, tra ottobre e dicembre, il numero di occupati in Alto Adige si è attestato mediamente a circa 259.000 unità, mentre le persone in cerca di lavoro erano circa 5.400.
Rispetto allo stesso trimestre del 2022 è diminuito sia il numero di occupati (-1,0%), sia il numero di persone in cerca di lavoro (-19,3%). Il tasso di disoccupazione è pari al 2,0%.
Sono cresciuti il numero delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, l'export e il turismo.
Nel quarto trimestre del 2023 sono state esportate merci dall'Alto Adige per un valore complessivo pari a circa 1,9 miliardi di euro (+8,1% rispetto allo stesso periodo del 2022).
A febbraio 2024 le presenze turistiche in Alto Adige sono state oltre 3,4 milioni, con un aumento del 7,2% rispetto a febbraio 2023. L'incremento riguarda soprattutto le presenze di ospiti provenienti da Paesi esteri diversi dalla Germania, cresciute del 12,2%.
Rimesse estere dall’Alto Adige: +217% in 10 anni
Economia dell'Alto Adige: l’Istituto provinciale di statistica della provincia di Bolzano l'ASTAT ha diffuso i dati di uno studio sui flussi di denaro che le persone straniere inviano nei propri paesi d’origine. Secondo i dati di Banca d’Italia, nel 2022 l’ammontare delle rimesse inviate tramite i canali formali è stato di 89 milioni di euro, pari allo 0,31% del PIL. Tra il 2012 e il 2022 le rimesse estere degli immigrati in Alto Adige sono aumentate del 217,2%. I principali paesi beneficiari delle rimesse dall’Alto Adige sono quelli asiatici: il 47,7% dei flussi finanziari verso Pakistan, Bangladesh e India.Lavoro: in Trentino nel 2022 occupazione a +2,5%
Segnali di ripresa dal mercato del lavoro in Trentino nel 2022, con un andamento positivo delle forze di lavoro (+1,4% rispetto al 2021) e dell'occupazione (+2,5%), che si è accompagnato da una diminuzione della disoccupazione (-20%) e degli inattivi in età lavorativa (-5,8%).Il dato emerge dal rapporto "Le caratteristiche del mercato del lavoro in Trentino. Anno 2022" pubblicato dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat). Nel 2022 in Trentino il numero degli occupati ha superato le 243.000 unità, soprattutto grazie ai lavoratori indipendenti (+3,2%), che hanno sfiorato le 46.000 unità
Il tasso di occupazione nel 2022 era al 69,5% (75,4% per gli uomini, 63,5% per le donne), mentre sono calati il tasso di disoccupazione (-1%) e il tasso di inattività (-1,6%).